lunedì 3 giugno 2013

Museo della Carta di Toscolano Maderno

Io, Massimo e Meggy (la nostra Vespa rossa fiammante!) abbiamo percorso più e più volte tutta la costa del Lago di Garda, dalla sponda bresciana a quella veronese, cercando di scoprire novità e particolarità dei luoghi che visitiamo, perché ogni angolino riserva aspetti davvero suggestivi!


Ieri, per esempio, ci siamo addentrati nella "Valle delle Cartiere" nel Comune di Toscolano Maderno (BS), un percorso costeggiato da un corso d'acqua su un lato, e da roccia e a tratti bosco sull'altro.  Lungo questo tragitto, a poca distanza gli uni dagli altri, si trovano i resti  delle cartiere, che avevano caratterizzato l'attività lavorativa di questo luogo fino alla metà del secolo scorso, fornendo carta alle stamperie veneziane.

 

Il complesso Cartario di Maina Inferiore è  stato ristrutturato ed ora è sede espositiva e museale.
E' possibile visitarlo in maniera autonoma, facilitati dai numerosi pannelli descrittivi, oppure seguendo una visita guidata, con personale preparato ed appassionato!



Si inizia il circuito museale dagli interrati, in cui sono accuratamente ricostruiti gli ambienti, i macchinari e i gesti dei lavoratori in una cartiera settecentesca:

 Vasca per macerazione stracci

 Maglio

 Trasporto liquido e fibre

Preparazione del foglio, con filigrana


 Torchio per eliminazione acqua eccedente
 
 Stenditura

Collatura
 
 Lisciatura del foglio
 
 
Al termine della spiegazione di queste fasi più antiche (e manuali!), viene presentato il metodo utilizzato nel periodo che va dal Settecento all'Ottocento:
 
Cilindro olandese
 
 
Prima macchina continua in legno, ricostruita da disegno originale.

Ed infine il macchinario del secolo scorso:


 
Terminata questa visita nei vari stadi del processo di formazione della carta, e nelle varie epoche,  è possibile addentrarsi nella memoria attraverso un'esposizione di fotografie e pubblicazioni inerenti al luogo ed altre prodotte direttamente in questa zona. Il testo più famoso è sicuramente il Ventiquattresimo, un piccolo volumetto stampato con caratteri davvero mignon:
 
 
Ma secondo noi, i documenti più emozionanti sono quelli che ci hanno fatto rivivere gli eventi della nostra storia italiana: guerra e dopoguerra. Leggere cartelloni di questo genere ci ha fatto riflettere sulla situazione di allora e sulle difficoltà attuali, figlie di una crisi economica causata anche dall'arrivo della tecnologia e perdita di valore del lavoro dell'uomo.
 
Tutta la visita è stata davvero molto interessante. Siamo usciti da questo particolare museo affascinati sia per come è stato ricreato il vecchio opificio, sia per tutte le sensazioni di interesse e suggestione che ha saputo trasmetterci.
A fare da cornice, un paesaggio naturale spettacolare!
 

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