martedì 31 marzo 2015

Ancora in dispensa!!

Sono ad un passo, o meglio ad un foglio dalla fine!!!

Manca, ancora, solo la dispensa.... sarà forse perchè il rapporto di noi donne con il cibo è sempre un pò controverso?!?

Beh, comunque sia, ora devo affrontare corolle d'aglio, sacchi di patate  e contenitori vari.... non vedo l'ora di veder questo lavoro terminato!!!


lunedì 30 marzo 2015

Madri, comunque

Io e mio marito eravamo a pranzo da una coppia di amici quando, parlando, abbiamo affrontato il tema della maternità, nelle sue varie forme. La cugina della padrona di casa ha appena pubblicato un libro-documento proprio al riguardo, e appena tornata a casa l'ho ordinato su internet.
L'ho letto in un soffio... perchè non c'è un solo modo di essere madre, ed io questo l'ho imparato troppo bene, purtroppo (o per fortuna!)...

La lettura di questo testo è stato un viaggio nella maternità, tra riflessioni e sentimenti!


Dalla copertina:
Ad affermare che niente contiene più stereotipi della maternità, si rischia di estremizzare un po' ma non ci si allontana troppo dalla verità. La narrazione intorno al miracolo della vita è sempre piena di enfasi, di momenti idilliaci e realizzazione totale. Quello che si dimentica spesso di raccontare però, è che l'esperienza della maternità non è univoca e universale, ma ci sono diversi modi per essere madri, tutti ugualmente validi, tutti con uguale dignità di esistenza. Serena Marchi, giornalista freelance, ha esplorato l'universo della maternità attraverso le sue protagoniste. Donne che si sentono madri fin da bambine e donne che lo diventano con calma, col passare dei mesi. Ragazze che decidono di non diventarlo mai o che non vedono l'ora di esserlo. Uomini che si ritrovano a fare le madri, uomini in transizione verso una nuova esistenza al femminile, madri di figli naturali e di figli adottivi, madri in affido e donne che permettono ad altre donne di diventare madri, madri violente e madri ferite a morte, donne che viaggiano fino in Ucraina per diventare madri e altre che restano in casa con un marito violento pur di non abbandonare i propri figli. Testimonianze in prima persona, un caleidoscopio di voci e di storie vere in presa diretta. Un universo variegato e multiforme che ci riporta alla realtà del materno. Madri magari non perfette, madri senza patente ma madri, comunque.

domenica 29 marzo 2015

La fonte di Mompiano * Brescia

Sono bresciana dalla nascita, avvenuta ormai 37 anni fa!
Mompiano è un quartiere della mia città e qui ho vissuto i primi undici anni della mia vita, prima che i miei genitori decidessero che un paesino della bassa bresciana fosse più adatto alla crescita mia e di mio fratello!

Ammetto però che, in tutti questi anni, mai avevo sentito parlare della Fonte di Mompiano.



E così, appena c'è stata l'occasione, sono andata a visitarla con mio marito!
Dico "appena c'è stata l'occasione" perchè questo luogo viene aperto al pubblico SOLO 4/5 volte all'anno, SOLO per alcune ore, addirittura gratuitamente!
A fornire questo servizio è A2A, società multiutility che si occupa della distribuzione dell'acqua potabile nel Comune di Brescia.
Alcuni collaboratori di questo ente fanno anche da guida all'interno del parco e della fonte, spiegando la storia idrica della città e rispondendo ad ogni genere di domanda: dall'architettura alla speleologia alla chimica. Era addirittura possibile seguire un percorso di botanica passeggiando nel giardino!


 






E' stato davvero bello scoprire questo posto speciale... giornata magnifica!
Grazie amore mio!



Ps: Al termine della visita, per i bambini vengono organizzati laboratori didattici!

mercoledì 25 marzo 2015

Cara cognata, ti odio!

Mentre aspettavo la consegna di un libro ordinato online, ho scaricato questo economicissimo e-book (solo euro 0.99!!!) e l'ho già finito!
E' un romanzo leggero, alla moda (nel senso che si parla di abiti!) e velocissimo da leggere.
 
PS: Non fatevi imbrogliare dal titolo, l'ho scelto solo perchè volevo capire come vengono ironicamente affrontate le problematiche dei rapporti umani.... ed in realtà la "gelosia" delle cognate a volte è tangibile, anche nella vita reale! 
 
 
Dalla copertina:
Può una cognata creare così scompiglio da rendere impossibile una relazione? O essere così invadente, invidiosa, gelosa e cattiva da far di tutto pur di continuare ad essere l'unica donna per il proprio fratello? Può passare ogni limite consentito pur di raggiungere il proprio obiettivo? O arrivare a tentare di distruggerti la carriera, la dignità, la vita e il fidanzamento?
A quanto pare sì.
Lo fa Annabella, sorella di Andrea. Dopo averlo cresciuto come una madre, ora pretende di dettare le regole della sua vita, imponendosi su Daphne. Quella che inizialmente sembra una bella amicizia tra le due, si trasforma in un incubo nel momento in cui il suo trono di primadonna inizia a vacillare. Annabella arriverà a compiere gli atti più assurdi, pericolosi, meschini e illegali pur di far fuori la nuova fidanzata di suo fratello.

"Cara cognata, ti odio!" è il primo libro della serie "Cara, ti odio!"
La serie "Cara, ti odio!" vuole raccontare con ironia e sarcasmo tutta una gamma di relazioni problematiche di personaggi, caricature di sé stessi, con cui quotidianamente ci scontriamo, spesso portate al limite del paradosso, del buonsenso e della comprensione.
 
Buona lettura!

martedì 24 marzo 2015

Lavoricchiando!

Nell'ultimo periodo sono riuscita a terminare e consegnare alcuni lavori che mi erano stati richiesti, grazie anche ad un lavoro part-time che mi dava il tempo di organizzare bene la mia giornata.
 
Ho consegnato a Sara e Gianluca, che ringrazio per l'ottimo pranzo che ci hanno preparato, i due set asilo per il loro adorabile Leonardo!

 
Ho sistemato, riadattato e terminato il lavoro iniziato da mia sorella per il fasciatoio di David:
 
 
Ho proseguito il punto scritto della mia casa gattosa... ora sono a circa 13/18 del lavoro e i particolari risaltano maggiormente tra i colori caldi e decisi di tutta la casetta!
 

Non mi resta che proseguire... perchè il mio motto è  AVANTI TUTTA!!!!

lunedì 23 marzo 2015

Plum-cake alle mele

Un amico, in questo periodo, ci stà regalando cassette piene di mele...
Alcune, ovviamente, restano a noi, altre le stiamo regalando ad amici e parenti!
 
Con queste mele stò cucinando di tutto e di più: torte, pizze, risotti, macedonie etc...
Oggi ho preparato un plum-cake buonissimo ed adattissimo al mio mini servizio da te, uno dei graditissimi regali ricevuti per il mio compleanno appena trascorso! 
 

Ingredienti:
250 gr di farina
2-3 mele
100 ml di latte
2 uova
100 gr di burro
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito
cannella
1 limone
 
Iniziate a spelare le mele e tagliarle a tocchetti. Bagnatele e lasciatele macerare con il succo del limone.
 
Fate sciogliere il burro ed unitelo alle uova, allo zucchero ed al latte, mescolando per bene.
 
 
Aggiungete la farina, un pizzico di cannella e lo lievito. Amalgamate fino ad ottenere un impasto liscio e consistente. Scolate le mele dal burro ed unitele al composto.
 

 
Rivestite uno stampo da plum-cake con la carta da forno e versateci l'impasto. Livellate bene la superficie.
 
Tagliate mezza mela a fettine sottili: dovrete decorare la parte superiore del plum-cake infilando le fettine per metà nell'impasto. Spolverate la superficie con dello zucchero a velo e completate con alcuni fiocchetti di burro.
 
 
Cuocete in forno a 180° per circa 45/50 minuti.
 
 
 
Buona merenda!!!


martedì 17 marzo 2015

Il peso specifico dell'amore

"Conta di più il peso di una certezza o l'imprevedibile leggerezza della felicità?"
 
Questo, in breve, il viaggio che affronta il lettore nell'ultimo romanzo scritto da Federica Bosco, che con la sua ironia e il suo ottimo scrivere ci fa riflettere sulle relazioni che a volte ci soffocano, ci rendono incapaci di dare una svolta alle nostre vite, ma allo stesso tempo ci fan sentire sicure e protette.
 
Un viaggio che sa di coraggio e sguardi al futuro!
 
 
Dalla copertina:
«Un giorno l'amore finisce e basta. E lo fa così, un mercoledì sera, senza preavviso. Sei lì che guardi "Chi l'ha visto", con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo, e lo osservi, e ti sembra di vederlo per la prima volta, che mangia fissando lo schermo, una forchettata di pasta dopo l'altra, e ti rendi conto che non ce la fai più. Ma nemmeno un po'. E che non puoi resistere un altro minuto seduta su quel divano con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo. Cioè, per carità, gli vuoi un bene dell'anima, e se avesse bisogno di un rene glielo daresti senza batter ciglio, ma ecco, è lì il problema: preferiresti dargli un rene che non un'altra parte di te... E questo perché? Perché, ripeto, un giorno finisce e basta. E questo non te lo dicono nei film, o nei libri, perché succede appena finiscono i titoli di coda. Perché la verità è che Richard Gere non ha mai smesso di rinfacciare a Julia Roberts di battere sul Sunset Boulevard, e Julia Roberts si è stufata dopo dieci minuti di stare su quella cazzo di panchina al freddo di Notting Hill insieme a Hugh Grant, e sempre Richard Gere non ha mai perdonato a Susan Sarandon di avergli fatto rinunciare alle lezioni di danza con Jennifer Lopez! È così che va la vita, non c'è mai un lieto fine, c'è solo una fine.» È con questa amara consapevolezza che Francesca cerca di fare i conti lavorando come una matta, perché il lavoro è l'unica parte della sua vita che riesce a tenere sotto controllo e che non la delude mai. Il resto è una catastrofe: il fidanzato, devoto ma dinamico come una mensola, il capo, un editore megalomane e ignorante detto Mr. Big («Non perché ricordi quel gran figo che sposava Carrie Bradshaw. Ma solo perché si chiama Bigazzi e ha un ego spropositato») che la schiavizza con la promessa di una promozione, Paola, l'amica alle prese con l'ex marito stalker, e una mamma depressa, prigioniera dell'odiosa zia Rita. E per sfuggire all'insonnia che tutto ciò le causa, la notte cucina dolci fino a sfinirsi (e lei li odia, i dolci!). Costantemente in balìa del delirio di onnipotenza di Mr. Big e dell'umore di autori egocentrici e narcisisti, primo fra tutti Leonardo Calamandrei, favorito per il prestigioso premio Strega, senza altro sostegno se non quello della propria ironia, Francesca si troverà ad affrontare le prove più assurde nel tentativo di capire qual è il sottilissimo confine che, nel cuore, separa l'abitudine dall'infelicità e la sicurezza dall'imprevedibile meraviglia dell'amore. Federica Bosco costruisce una commedia gustosissima ma anche profondamente seria che non ruota intorno alla ricerca del Grande Amore fiabesco, ma sulla difficile sfida del tenere vivi gli affetti in tempi sempre più veloci e competitivi. Un romanzo autentico, con una protagonista che trova il coraggio di mettersi davvero in discussione, di porre a se stessa – e a noi – domande importanti senza arrendersi finché trova la risposta.
 
Buona lettura!!!

lunedì 9 marzo 2015

Il sapore sconosciuto dell'amore

In questo momento particolare della mia vita, mi sono accorta di trascorrere più tempo nella mia piccola cucina, tra profumi, sapori, lieviti e qualche insuccesso. Un pò come se in quella calda stanza trovassi un certo conforto. Lo stesso che a volte mi avvolge mentro leggo un bel libro.
Immaginate la fusione tra le due cose.
Potresti ritrovarti a leggere parole e frasi che ti descrivono e ti stupiscono, proprio come la straordinaria coincidenza dei tempi! 
 
 
Dalla copertina:
Impastare, mescolare, montare. Un'onda di cioccolato, un pizzico di cannella, una spolverata di zucchero. Apparentemente sembra facile preparare una torta. Eppure un dolce non è solo un dolce: è soprattutto una dimostrazione d'amore. Come una fetta di pane fatto in casa è un gesto che fa sentire importante chi si ama. È così per Jennifer, per cui una tavola imbandita è un modo per tenere unita la famiglia, anche se ora si sente più sola che mai, e per Vicki che sforna deliziosi e soffici pan di spagna per rendere finalmente fiera sua madre. Mike nella perfezione di un dolce cerca la conferma ai suoi sforzi di essere un buon padre; mentre Claire ha dovuto accantonare la sua passione culinaria per crescere da sola il suo bambino. E proprio per provare a comunicare di nuovo con suo figlio, Karen prepara squisiti pasticcini.
Il destino li fa incontrare in un affascinante tenuta di campagna dove l'odore delle spezie e dei profumi si diffonde nelle ampie sale e nel giardino. Sono tutti in gara per diventare il degno erede di Kathleen Eaden, denominata «La regina della cucina», autrice di un famosissimo ricettario che dagli anni Sessanta ha ispirato intere generazioni. Sono tutti convinti sostenitori della sua idea secondo la quale cucinare riesce a ridare colore a una giornata grigia. Ed è una fonte inesauribile di felicità. Ma non hanno ancora trovato la ricetta giusta per raggiungerla.
E quando si trovano fianco a fianco, concentrati sul creare il pudding perfetto e la gelatina di frutta più morbida, scoprono che a volte l'ingrediente speciale non è altro che un sorriso, una nuova opportunità che si affaccia all'orizzonte, una decisione sofferta che può cambiare la vita. Perché ci sono molte ragioni per cucinare: per nutrirsi; per regalare un'emozione; per ritrovare sé stessi. Eppure spesso si cucina per amare ed essere amati.
Sarah Vaughan ha scritto un romanzo squisito. Venduto in tutto il mondo, ha conquistato i lettori con una storia dolce e intensa. Una storia dove la cucina incontra i desideri e le speranze. Dove il potere magico del cibo di dare nuovo sapore alla vita diventa realtà. Dove l'amore ha il gusto dell'imprevedibile.
 
Buona lettura!

domenica 8 marzo 2015

Sole e Amore!

8 Marzo 2015: Festa della Donna!
Non è una festività che considero tale, non l'ho mai fatto, tantomeno in questo inizio dell'anno 2015, periodo in cui troppe notizie vedono coinvolte donne sfruttate, maltrattate, uccise. Spesso, purtroppo, all'interno delle loro famiglie, dove dovrebbero sentirsi al sicuro.
Ma anche la società non tutela il gentil sesso: sebbene vogliamo far credere di aver conquistato chissà quali diritti, purtroppo dobbiamo aprire gli occhi e renderci conto che non è proprio così.  
 
Ma oggi, per me, è stata ugualmente una magnifica giornata!
Sveglia e colazione con il mio grande amore e poi una mezz'oretta in giardino insieme per far giocare il nostro gatto!
 
  
 
Nel pomeriggio ho chiesto alla mia dolce metà se andavamo a fare una passeggiata a Cremona. 
La tappa in libreria è sempre d'obbligo e all'ingresso ho ricevuto in regalo un braccialetto che recita "Donne non si nasce: si diventa." Mmmm. Devo pensarci!
Il mio maritino, invece, ha fatto sua la frase 8 Marzo: Non mimose ma libri! e mi ha comprato un nuovo romanzo!! Yuppiiii!!!!!   
 

 Cremona.... il fascino del suo centro storico è assolutamente indescrivibile... se poi è baciato e scaldato dal sole come oggi...

 
Cremona... ci siam fatti anche un giretto più commerciale ed abbiamo scoperto una zona ricca di negozietti che ci hanno entusiasmato per i particolarissimi prodotti in vendita: abbiamo visto delle lampade vivacissime e molto espressive! Abbiamo aspettato mucchine uscire da orologi a cucù, abbiamo scoperto lo sbaracco (gli ultimi giorni di vendita dei prodotti in saldo). E abbiamo visitato il tanto nominato e coloratissimo mondo danese di Tiger! 


Che dire... questo 8 Marzo è stata una giornata bellissima, come il sole che l'ha illuminata e scaldata.
Come l'amore che lega me & maritino!!!

;-D

giovedì 5 marzo 2015

Quiet book....finito!!!

In un tripudio di simpatici animali, forme di ogni genere e colori vivaci, ecco completato il mio primo Quiet Book!


Nell'ultima tappa di questo SAL, la dolce Sara del blog Sogni Risplendono, ci ha spiegato benissimo ogni passaggio per unire le pagine precedentemente realizzate ad una morbidissima copertina!
 
Mi piace molto il lavoro nell'insieme: sono contenta delle cuciture, della precisione di tutti i particolari, degli abbinamenti cromatici.
L'unica cosa che mi lascia insoddisfatta, e su cui devo assolutamente lavorare, è il punto scritto! Il titolo del libricino "Giocando s'impara", infatti, mi sembra difficilmente leggibile e quindi voglio migliorare questo aspetto!

Ora posso consegnarlo al mio nipotino sperando che, come per l'altro libro che ho creato per lui, sia stimolato alla scoperta ed all'apprendimento giocando... cosa davvero importantissima per i bambini della sua età!
Perchè dai, ammettiamolo, il gioco più bello è quello che ti fa sorridere mentre lo fai!

mercoledì 4 marzo 2015

Sapori di Marzo

Oggi è stata una giornata completa!
Forse perchè io stessa, oggi, mi sono sentita così.
 
Questa mattina ho rassettato casa e vederla invasa dalla luce del sole che filtra attraverso le tende colorate, è un'immagine che ho sempre amato!
 
Anche Tino ha notato questa strana luce (dopo tutto il buio dell'inverno!!) e mi ha fatto capire di voler uscire al sole. Così l'ho portato un pò fuori.
Non prendetemi per matta perchè non lascio libero di vagabondare il gatto: quando lo abbiamo trovato era in condizioni pietose e dopo averlo curato e allevato come se fosse il nostro bimbo, beh, non vorremmo certo che gli capitasse qualcosa!
E così quando lo facciamo uscire in giardino (ogni bel giorno, eh!) io o mio marito lo controlliamo per non farlo fuggire!
Lui si diverte a passeggiare per la terrazza, rotolandosi al sole o rannicchiandosi dietro qualche vaso a fissar moscerini. Oppure si dedica all'arrampicata dell'ulivo in giardino!
Oggi voleva solo stare sul tavolo ad abbronzarsi!!!



Quando siamo rientrati, ho preparato il pranzo: gnocchi alla romana (due teglie: una per noi e una per i miei genitori!) e un buonissimo strudel alle mele (credetemi: non lo dico perchè sono di parte!).


Il profumo che si è diffuso in casa era dolcemente speziato e mi ha regalato serenità. Mi sono sentita soddisfatta, forse stavo vivendo proprio quelle emozioni di cui parla il libro che stò leggendo (il titolo lo scoprirete tra qualche giorno qui sul blog!) e che mi stà regalando nuove ispirazioni!
 
Ma non è solo nella lettura che mi sono persa, perchè ho trascorso la giornata anche felicemente all'opera tra stoffe e nastri, cercando di ultimare il quiet book per David.
 
David.... il mio nipotino furbissimo!!! Lo adoro!!!! Oggi è entrato in casa con il suo sorriso adorabile, gli occhietti felici e la boccuccia che cercava di imitare il verso del richiamo del micio... inutile dire che Tino è corso a nascondersi!
E così David si è conquistato il tiragraffi, come se ormai fosse il suo trono!


Cosa potevo volere di più!?!
Niente... assolutamente niente!