lunedì 30 dicembre 2013

Tu, io e tutto il tempo del mondo

Ultima lettura dell'anno... e mi riprometto di fare acquisti più felici durante le prossime incursioni in  libreria!
 
"Tu, io e tutto il tempo del mondo" è un testo che, anche se avvolto dal dolore, dalla sofferenza per aver perso la persona amata, regala spunti di riflessione che non dovremmo mai dimenticare.
Un libro strano: forse scontato, forse no. In un romanzo del genere ci si aspetta il lieto fine, la favola bella.... ma la realtà stupisce (e stordisce) ancora!
Un romanzo un pò reale e sostanzialmente basato su una storia vera!  
Un amore, un tempo, da vivere....


Dalla copertina:
Elsie è giovane, bella, vivace, e di mestiere fa la bibliotecaria. Ben è un ragazzo simpatico, arruffato, inconsapevolmente affascinante, fissato con i libri e con l'astronomia. A Capodanno, in una giornata insolitamente grigia per la luminosa Los Angeles, Elsie e Ben si incontrano per caso, parlano, ridono, si conoscono... e s'innamorano. Abbagliati dalla felicità di questo amore, fiduciosi e impazienti come solo a vent'anni si può essere - quando hai davanti a te tutto il tempo del mondo - decidono di sposarsi. All'improvviso, dopo soli sei mesi. Elsie adora quel ragazzo così vitale e innamorato di lei il tipo che ti porta in macchina sulla statale per ore solo per farti sentire il profumo dell'oceano, o corrompe la commessa della gelateria in chiusura per un ultimo cono con panna. Quando è con lui Elsie è finalmente se stessa, e si sente migliore. Vuole davvero passare il resto della sua vita insieme a Ben, per fare con lui tutto, tutti i giorni: l'amore, la spesa, i bambini, il caffè. Elsie non può certo immaginare che il loro matrimonio durerà soltanto nove giorni, e che un incidente crudele e impensabile li strapperà l'uno all'altra. Né può immaginare, ora, che un giorno ritroverà la forza di credere in qualcosa, anche se Ben non c'è più. "Tu, io e tutto il tempo del mondo" è la storia di due ragazzi, di un matrimonio durato nove giorni, e di un amore che durerà per sempre.

Buona lettura!

domenica 29 dicembre 2013

Biscotti nel barattolo - parte 2!

Questa mattina, dopo aver sistemato un pò casa, avevo voglia di cucinare dei biscotti: quale occasione migliore per provare la ricetta dei "biscotti nel barattolo"?
Beh, ammetto che forse avrei dovuto provarla prima di farla diventare un regalo natalizio, ma mi sono fidata e... ho fatto bene!!!!


 
Per gli ingredienti, cliccate sull'immagine dell'etichetta che appare a questo link e impastate tutto assieme:

 
Son sincera, ho provato a usare gli stampini per creare delle forme particolari, ma l'impasto è troppo morbido, così ho semplicemente fatto delle palline e le ho appiattite con il palmo della mano, appoggiandole poi sulla teglia, rivestita con carta da forno:
 
 
Ho cotto in forno a 180° per 15 minuti circa...
 

... e dopo averli disposti in un contenitore, li ho spolverati con zucchero a velo.

 
Vi dico solo, che non è passata neppure un'oretta ed un quarto dei biscotti non c'è già  più!



A portare un pò di magia mentre preparavo questi cookies, è stata la mia sorellina, che è arrivata con un tenero, meraviglioso pensiero:


Sara, noi sappiamo il significato di questo regalo, e credimi, con tutto il cuore seguiremo il tuo consiglio! Ti voglio bene!

giovedì 26 dicembre 2013

Biscotti nel barattolo

Tra i vari regali che quest'anno stavano tranquilli sotto l'albero di Natale, alcuni li ho preparati e/o creati personalmente, dedicando al destinatario, ovviamente a sua insaputa, tempo, pensieri ed emozioni: ho così capito che i regali più belli sono proprio questi, quelli che si fanno con passione e amore, quelli che mentre li stai realizzando ti fanno sbocciare un sorriso sul viso...
 
Non vi svelerò tutti i regali che ho fatto, ma l'idea che più mi ha ricordato il Natale e la sua espressione più bella, la FAMIGLIA: sono i biscotti nel barattolo!
 
 
Perchè mi ricordano la famiglia? Semplice, nei miei pensieri i biscotti si cucinano "in gruppo": chi mescola gli ingredienti, chi stende l'impasto, chi prepare le forme dei biscotti e chi li deposita sulla teglia.... e il profumo dei biscotti in forno inonda la stanza..... 
Magari solo per un'oretta, ma in quel poco tempo tutta la famiglia è riunita e condivide parole, risate, coccole! 
 
 
Ma come si prepara questo simpatico pensiero? In un vaso da 1 lt ho disposto a strati orizzontali questi ingredienti:
190 gr di farina (mescolata con mezzo cucchiaino di bicarbonato, 1 pizzico di sale e un pochino di cannella)
100 gr di zucchero di canna
100 gr di zucchero bianco
70 gr di noci, mandorle e nocciole tritate
85 gr di gocce di cioccolato
75 gr di corn-flakes
 
Sono partita dagli ingredienti  più "polverosi" e per ogni strato ho scosso delicatamente il barattolo per livellare bene il contenuto.
 
 
Per confezionare il barattolo, ho ritagliato un quadrato di 25cm da uno scampolo di tessuto natalizio, l'ho orlato con il punto zig-zag (per rendere decorativa la cucitura) e l'ho "stretto" al vaso con nastri festosi, accompagnando il tutto con uno stampino per ritagliare i biscotti ed un'etichetta esplicativa del contenuto e del procedimento per la preparazione dei biscotti. Per la realizzazione dell'etichetta mi è stato utilissimo pic-monkey!!
 


Pensate che anche il solo scrivere questo post mi fa sorridere, quindi, forse, questi biscottti custodiscono un pò di magia!

PS: ringrazio per l'idea Margherita, che ha pubblicato questa "casellina dell'avvento" nel gruppo FB di cui facciamo parte. Grazieeeee!!!!

mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale!!!

La Strana Giungla augura a tutti gli amici che trascorrono qualche minuto in questo posticino un magico Natale, ricco di sorrisi e di amore!
 
Buon Natale!!!!
 
  




....e ora che non ci sono più i regali sotto l'albero per potersi nascondere, Tino si intrufola.... DENTRO l'albero!

martedì 24 dicembre 2013

My Boshi reversibile

Come promesso a Sara, entro Natale ho terminato il suo My Boshi reversibile: felice io per essere riuscita a fare questa particolarissima cuffia e contenta lei di poterla finalmente indossare!
 
La prima versione di questo My Boshi reversibile è con la "rete" a vista:


Risvoltandolo, ecco una cuffia lavorata a mezza maglia alta, con bordo lilla:


 
Ed ora, anche la testolina della mia sorellina resterà al calduccio!!!
Sara ti voglio un mondo di bene!!!

mercoledì 18 dicembre 2013

My Boshi mania

Dopo aver realizzato per Andrea il suo primo My Boshi, nonché mio primo cappellino a crochet, ecco che mi arriva la commissione da parte di un suo amico di confezionarne un altro.  Andrea é stato un ottimo manager e gli hai fatto scegliere i colori della lana e il disegno, cioè l'alternanza degli stessi per ottenere il motivo personalizzato. Io ho messo la manodopera, felice per questa richiesta ma un po' impaurita di non essere sufficientemente capace.
 
Questo il risultato:


Terminato quello per il suo amico, ne ho realizzato un altro per il mio fratellino che ha scelto personalmente il suo modello preferito.


Ora sono alla prese con quello per Sara, che ha scelto un modello reversibile. Appena pronto pubblichero' la foto, quindi..... STAY TUNED!!!

martedì 17 dicembre 2013

La locanda di Rose Harbor

Amo mio marito anche per questo!
È stato lui, infatti, che ha scovato per me questo romanzo, e dopo averne letto la trama mi ha detto "questo piacerebbe a te!" e lo abbiamo acquistato.
E mi conosce proprio bene, perché, in effetti, questo libro mi é proprio piaciuto.
Nulla di particolare, in realtà, ma quella leggerezza nell'affrontare argomenti più importanti, mi ha fatto sentire tranquilla.
Per non parlare dell'ambiente, del profumo delle pietanze che arriva dalla cucina, della magia di un inizio... Insomma una vera scoperta!
Considerate, inoltre, che l'autrice é dislessica, e questo romanzo e' la dimostrazione che credere nelle proprie passioni, con un pizzico d'amore in ciò che si fa, non può che regalare frutti!


Dalla copertina:
Dopo la perdita del marito, soldato dell’esercito americano, Jo Marie Rose, senza dare ascolto a chi le consiglia prudenza, decide di lasciare il lavoro sicuro alla Columbia Bank e di trasferirsi lontano dalla grande città.Un annuncio, scovato su internet, attira la sua attenzione: è in vendita una pittoresca locanda a Cedar Cove, paesino affacciato sull’OceanoPacifico. Con vista sul faro che svetta dal porticciolo naturale, quel luogo è perfetto per ritrovare l’equilibrio che Jo Marie teme di avere smarrito. Stabilitasi in questa oasi di apparente tranquillità, immersa in un paesaggio incantevole, accarezzata da brezze salmastre, la giovane donna sente subito la sferzata di una nuova energia. Così si mette al lavoro per trasformare la graziosa locanda in un alberghetto, dove dedicarsi con calore all’accoglienza dei clienti e continuare a svolgere le attività predilette: il bricolage, l’arredamento, i lunghi lavori a maglia.È proprio vero che la vita, per quanto provata dalla sofferenza, può sempre ricominciare.Quando accoglierà i suoi primi ospiti, infatti, Jo Marie realizzerà con stupore quante sorprese si nascondono tra quelle mura. La vita di ciascuno di loro è un universo al tempo stesso meraviglioso e travagliato: c’è chi cerca l’amore, chi il perdono e chi vuole ritrovare se stesso.Il B&B Rose Harbor - così Jo Marie chiama la sua locanda - diverrà, per volontà e decisione della sua amabile proprietaria, un luogo dove nessuno che desideri aprire il proprio cuore rimarrà inascoltato.


Ps: se volete sapere di più del primo incontro tra Jo Marie e il suo Paul, vi invito a scaricare gratuitamente, e ovviamente a leggere, il prequel del romanzo: Il primo incontro.

lunedì 9 dicembre 2013

Xmas Tree.... nr. 2!

....e l'8 Dicembre è arrivato..... e passato!
 
E con questa giornata dedicata all'Immacolata Concezione, sono ritornati gli addobbi natalizi che ogni anno recupero dagli scatoloni sistemati in garage, ripulisco e posiziono a decorar casa!
 
Io amo il Natale.... per il calore, per la magia, per la sensazione di famiglia che si respira.... vorrei che fosse Natale ogni giorno dell'anno, per rendere l'atmosfera più fantastica possibile.... pur sapendo che spesso, non basta essere in prossimità di questa festa per vivere più serenamente.
 
Ma ieri, tranquillamente, con il micio a far da supervisore, ho preparato l'albero di Natale, tutto verde, rosso ed oro, i colori per me simbolo di questa festività!


Oltre alle classiche palle natalizie, ai piccoli babbi Natale in ceramica, ai pan di zenzero (che per me saran sempre e solo gli "omini focaccina"!) ed ai pupazzi di neve piccini, quest'anno ho aggiunto le "12 cose di Natale" che ho ricamato durante il SAL Sentimenti Natalizi.... e sono soddisfatta del risultato, perchè credo che mi rappresenti!

 
 

 
 
Se volete scoprire tutte le "12 cose di Natale", potreste provare ad indovinare, e io magari ve le svelerò!
 
Nel frattempo vi regalo un simpatico video di Tino, alle prese con il suo primo Xmas Tree!!!
 
 
 
 

giovedì 5 dicembre 2013

Folletto "Stella di Natale"

Un lavoretto veloce per creare un folletto da usare come addobbo natalizio, anche per la vostra tavola di Natale!


Utilizzando la sagoma della stella qui in basso (stampata su semplice foglio di carta e ritagliata), ricavare 4 stelle di stoffa.


Formare 2 coppie di stelle, appoggiando diritto contro diritto il tessuto, e fissare con degli spilli.
Cucire lungo il perimetro, lasciando qualche centimetro aperto per poter risvoltare.




Dopo aver risvoltato, imbottire con ovattina, cercando di riempire bene le punte delle stelle, e chiudere il "buco" con dei punti nascosti!

 
Appoggiare una stella sopra l'altra e fissarle entrambe alla "testina" in legno del folletto: le mie palline hanno un foro centrale che mi ha permesso di far passare un filo di lana che attraversa sia la testina del folletto, sia le stelline imbottite! 
Applicare qualche fiocchetto al collo del folletto.
 
 
Per nascondere la "calvizia" del folletto, ritagliare un rettangolo di feltro largo quanto la circonferenza della pallina in legno più 1.5cm che servirà per la cucitura. Per la lunghezza..... scegliere in base al vostro gusto! Piegare il rettangolo ricavato a metà del lato corto e cucire tutto il lato lungo. Risvoltare a diritto e infilare sulla testina come se fosse una cuffietta, stretta da un nastrino. Per non far scivolare il feltro sulla testina, io ho messo qualche goccia di colla.
 
Ora, il vostro folletto "Stella di Natale" vi sorriderà!
 
 
 

mercoledì 4 dicembre 2013

Six geese a-laying

Per chi mastica un poco l'inglese, ecco una novella tipicamente natalizia scritta da Sophie Kinsella per il Natale 2012.... la potete scaricare gratuitamente dal sito Amazon, e già questo è un piccolo regalo!


Lo considero un pò la rivisitazione del classico Canto di Natale di Charles Dickens, diciamo in versione "maternità"!

Un piccolo insegnamento per provare ad essere migliore.... non solo a Natale!

lunedì 2 dicembre 2013

Albero Di Natale.... versione 1!

Dicembre è arrivato.... e con lui, oltre alle fredde temperature, anche le prime luminarie nelle vie dei paesi e delle città.
A dir la verità, mi sembra di vederne molte meno rispetto agli anni passati: forse per il desiderio di vivere un Natale più sobrio (vista la forte e preoccupante crisi del periodo) o forse perché, semplicemente, in molti stanno aspettando la tradizionale data dell'8 dicembre per iniziar a decorare Christmas-style.... proprio come me!

Nel frattempo, però, ho trovato in un cassetto l'alberello che avevo realizzato l'anno scorso con della stoffa natalizia.... e siccome è davvero semplice e veloce da preparare, voglio condividere con voi il primo addobbo di quest'anno, quello che ha trovato posto sulla scrivania del mio ufficio al lavoro.



Per realizzarlo, ricavate (ritagliandola da un foglio di carta) la sagoma qui in basso.

 
Usate la sagoma come cartamodello per tagliare 4 parti di stoffa uguali.
Sovrapponete diritto contro diritto due coppie composte da due sagome in tessuto ciascuna e tenete unito con degli spilli. Cucite lungo tutto il perimetro, lasciando aperto solo la parte centrale del fondo (zona indicata dalle frecce).
 
 
Rivoltate il lavoro a diritto e appoggiate le due coppie una sopra l'altra, fermandole con degli spilli. Cucite la verticale che parte dalla punta in alto, del vostro albero, sino alla base. Imbottite le 4 parti con dell'ovattina. Quando sarete soddisfatti, cucite a mano il fondo con dei punti nascosti.
 
Ora avete tra le mani il vostro alberello di Natale, e potete decorarlo con nastrini, fiocchetti, palline in feltro, campanelline e tanto altro..... a voi la fantasia! E se vi va, ricordatevi di farmi vedere i vostri alberelli!
 
Buon lavoro!
 
 

venerdì 29 novembre 2013

Non tutti gli uomini vengono per nuocere

Federica Bosco, per me, non è una scrittrice nuova.
Sin dai suoi primi divertentissimi libri la seguo, non rimanendone mai delusa.
Ho quindi appreso con piacere questa sua nuova uscita, e subito mi sono dedicata alla lettura.
 
Questo libro si legge piacevolissimamente e coinvolge.... soprattutto se si sta attraversando un momento di ricerca personale, del proprio essere, la ricerca della propria via da percorrere con maggior serenità, affrontando spesso gli ostacoli più impensabili.
Il fatto che poi, stupendomi, tocca un argomento a me particolarmente caro, è la ciliegina sulla torta!
 
Confesso, però, che trovo il titolo poco azzeccato a questo romanzo..... o no?
 
 
Dalla copertina:
Avete presente quei momenti della vita in cui qualcosa inizia a non funzionare, e in un attimo sembra trascinarsi dietro tutto il resto? Ecco, prendete Cristina: per una diabolica serie di coincidenze nel giro di ventiquattr'ore perde il lavoro, la casa e il fidanzato. E se pure non c'è dubbio che certi fidanzati sia meglio perderli che trovarli, scovarne uno decente dopo i trent'anni sembra un'impresa più disperata che cercare un lavoro. Così Cristina si ritrova a vivere con il fratello e i genitori - che da quarant'anni si amano pazzamente e si chiamano fra loro "Cip" e "Ciccetta" -, a dover fare "l'inviata imbranata" in una trasmissione televisiva in diretta nazionale... e, come se non bastasse, a scoprire che il giovane medico del pronto soccorso che sin dal primo incontro l'ha folgorata è una meta irraggiungibile. Nemmeno i consigli di Carlotta, l'amica maestra di yoga e dispensatrice di amorevole saggezza, riescono a impedire che Cristina perda definitivamente il baricentro, infilandosi in una serie di situazioni sempre più complicate. Ma la realtà non è mai come sembra, e la vita le riserva ancora molte, moltissime sorprese... Perché spesso è necessario andare a sbattere contro il muro delle proprie ambizioni, perdersi nella selva delle proprie paure, fermarsi a riprendere fiato, per scoprire che la felicità è nascosta dove non la andremmo mai a cercare. Solo abbandonando ogni certezza si impara a cavalcare l'onda, anziché farsene travolgere...
 
 
 
PS: per una strana coincidenza, proprio sabato sera abbiamo visto con amici un  film tratto dall'ultimo romanzo di Federica Bosco: Pazze di me. Quando lo avevo letto, circa un anno fa, mi aveva divertito moltissimo, al punto che il mio maritino ed un amico avevano deciso di leggerlo (anche se appartiene ad un genere decisamente più femminile). Vi assicuro che il loro responso è stato positivissimo, tant'è che Paolo ha comprato il DVD di questo film! Assolutamente da guardare (anche se avete già letto il romanzo), magari proprio con un tè caldo fumante tra le mani, come il nostro, "nato" dallo sbocciare di un fior di te!
 

domenica 24 novembre 2013

Risotto alla zucca

Chi mi conosce, o semplicemente chi mi segue qui sul blog, sa che mi piace un sacco il colore arancio..... e come potrei, quindi, non amare l'autunno ed il tingersi di questo colore le foglie ed i giardini? E vogliamo parlare dei frutti tipici di questa stagione... indovinate un po' di che colore sono?!?! Pensate ai mandarini ed a ... madama zucca!!!! Proprio quest'ultima mi piace cucinata in svariate modalità, ed oggi, per pranzo, ho preparato un risotto con questo dolce ingrediente!

Ingredienti:
Zucca
Olio, cipolla, carota e sedano (per il soffritto)
Dado
Riso
Vino bianco
1 Sottiletta
Castagne
 
Ho iniziato a lessare la zucca, pulita dai semini, in acqua leggermente salata. Quando la polpa di zucca sarà cotta, vedrete come si staccherà facilmente dalla "crosta" verde.



In un tegame unto da un poco d'olio, ho preparato un soffritto di sedano, carota e cipolla tagliati a pezzi piccolissimi, insaporiti da mezzo dado.

 
 
Dopo aver aggiunto il riso ed averlo bagnato con un poco di vino bianco, ho aggiunto la zucca (io ho preparato il riso per due persone ed ho usato metà polpa di zucca!).

 
Ho lasciato cuocere, aggiungendo, quando necessario, dell'acqua calda.
A cottura quasi ultimata, ho aggiunto alcune castagne precedentemente lessate, tagliate a metà.

 
A me non piace mantecare con il burro... preferisco aggiungere una sottiletta che lascia un sapore più dolce ed una sensazione più cremosa, così l'ho aggiunta anche qui.
 
Quando sarà cotto come piace a voi, servite in tavola ben caldo!!

 
Buon appetito!!!



mercoledì 20 novembre 2013

La strada verso casa

Mmmmm..... una lettura decisamente strana! 
Non so sinceramente dire se mi è piaciuto o no.... un libro dagli alti e bassi (a volte coinvolgente, altre decisamente no...). Sicuramente fa riflettere su molti temi: come vive la malattia l'uomo? E come è vissuta nella famiglia? Il carattere delle persone, può essere un ostacolo verso la felicità? E tanto altro ancora..... insomma, una lunga strada, quella verso casa!
 
PS: ma quale casa?!?!?!
 
 


Dalla copertina:
Marco non ha mai scelto, perché ha paura che una scelta escluda tutte le altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemi pure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratello maggiore, ha deciso da subito come doveva essere la sua vita, ha sempre fatto le cose come andavano fatte. È sposato con Daniela, una donna sobria ed elegante. Insieme avrebbero potuto essere perfetti. Marco invece ha molte donne, e Isabella. Lei è stata la sua prima fidanzata. Con lei ha passato quelle notti di magia in cui la bellezza dilata il tempo e la felicità strappa le promesse. Ma neanche con lei è mai riuscito a decidersi, a capire che la libertà non è per forza mancanza di responsabilità. E così continua a vivere in folle, senza mai mettere una marcia, fare una scelta. Se non che a volte la vita che hai sempre tenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi. Il nuovo romanzo di Fabio Volo racconta la storia di due fratelli che gli eventi costringono ad avvicinarsi, a capirsi di nuovo. E di un inconfessabile segreto di famiglia che li segue come un fantasma. Racconta una grande e tormentata storia d'amore che attraversa gli anni, e come tutte le grandi storie d'amore ha a che fare con le cose splendide e con quelle terribili della vita. Racconta il dolore che piega in due e la felicità che fa cantare inventandosi le parole. Ci fa ridere, commuovere, emozionare.

domenica 17 novembre 2013

Una tranquilla domenica!

Una domenica tranquilla.... come poche qui ultimamente!

Dopo una "dolce" colazione al cafè Ma-Ti, relax creativo prima di pensare al pranzo.... sono così riuscita a finire lo scaldacollo "tortorella" proposto nel SK da Viviana: ho faticato un pochino a far coincidere le lavorazioni lungo la cucitura, ma ci sono riuscita!


Il secondo progetto della mattinata, invece, l'ho dedicato alla realizzazione di un porta-ferri-da maglia, così ora uncinetti ed aghi sono tutti ben in ordine!


Nel pomeriggio, dopo aver sistemato casa, direzione Cremona, per una passeggiata in centro... dove ci ha dato il benvenuto, a sorpresa, la Festa del Torrone! Bella manifestazione e temperature calde hanno reso davvero piacevole il pomeriggio!

martedì 12 novembre 2013

Pasticcio di semolino

Mmmm.... dopo averlo gustato per cena, posso confermarvi, ma ancor di più mio marito che si è riempito il piatto svariate volte, che questa ricetta è davvero facile, veloce e gustosa!
Ho preparato questo pasticcio nella pausa pranzo, mentre sistemavo la cucina.... eccovi come ho fatto!
 

Ingredienti (per circa 4 persone):
750gr di latte
200gr di semolino
30gr di burro
1 uovo
1 mozzarella
2/3 fette di prosciutto cotto
grana grattuggiato
sale e pepe
 
Iniziate facendo bollire il latte in un pentolino, salando leggermente e aggiungendo una macinata di pepe.
Versate a pioggia, mescolando per evitare i grumi, il semolino.


Quando l'impasto sarà denso, aggiungere l'uovo, il burro e un paio di cucchiai di grana grattuggiato e mescolare nuovamente il tutto.


Lasciar raffreddare un poco il composto e stenderlo in una teglia (eventualmente ricoperta di carta da forno) in uno strato spesso circa 1cm, ben livellato. Ricoprire con le fette di prosciutto e creare un secondo strato con le fettine di mozzarella.


Ricoprire il tutto con un secondo strato di semolino. Cospargere con il grana grattuggiato la superficie ed infornare a 180° per circa 20°, finchè la superficie sarà ben dorata.


Buon appetito..... perché qui sta finendo!!!