martedì 29 aprile 2014

sabato 26 aprile 2014

Save the Bobby 2014 - Gazzetta di Mantova

Vi è piaciuto "viaggiare" insieme a me ed alla mia famiglia per le terre mantovane del raduno di ieri?
 
Noi siamo ancora entusiasti della bellissima giornata ed oggi, sulla pagina FB di Save the Bobby, iniziano a "piovere" commenti e notizie tratte dai vari quotidiani locali.... ed in questo filmato, tratto dalla Gazzetta di Mantova, ci siamo pure noi!!!!

venerdì 25 aprile 2014

Save the Bobby 2014

Dopo una colazione sostanziosa al Ma-tì, partiamo con i nostri due-ruote in direzione Viadana (MN), dove ci aspetta l'ottava edizione di una manifestazione a cui avevamo già partecipato un paio d'anni fa:


Una volta parcheggiati i mezzi e dopo esserci iscritti al "raduno", facciamo una passeggiata tra le vie del centro che ospitano questo evento, osservando tante motociclette personalizzate con scritte, peluche ed accessori vari!



 

Sotto la "benedizione" di Papa Francesco, partiamo per il giro che si snoda attraverso le basse terre mantovane, attraversando San Matteo delle Chiaviche, Parco Oglio Sud, Commessaggio Inferiore, Sabbioneta, Casalbellotto e ritorno a Viadana: 

A Sabbioneta abbiamo fatto, come da tradizione, la pausa aperitivo.... con sorpresa per tutti i "motociclisti - maschi"!!!



Rientrati a Viadana, abbiamo pranzato con risotto, panini, salsicce, patatine fritte e torte di vario genere. Abbiamo ascoltato un pò di musica, acquistato gadget e passeggiato ancora nel mercato e nel parco del paese... è stata davvero una meravigliosa giornata!!!

Grazie all'organizzazione e grazie, di cuore, ai miei compagni di viaggio...


Save the Bobby..... ci vediamo l'anno prossimo!!!

domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua!!!


"Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato...
per chi era?
Per tutta la gente,
dall'oriente all'occidente!!!
Era pieno di sorprese...
C'era dentro la saggezza,
e poi tanta tenerezza,
l'altruismo, la bontà e la gioia in gran quantità,
tanta pace e tanto amore
da riuscire a riempire ogni cuore!"



A tutti i miei amici della Giungla, tantissimi auguri di una buona e serena Pasqua!!!

Cristina

venerdì 18 aprile 2014

Il bambino della casa numero 10

Non ci sono parole per descrivere questo libro.... forse solo un viaggio lungo un tunnel che dal più profondo buio apre alla luce.... ma la lunghezza di questo tunnel (purtroppo non solo temporale) fa veramente rabbrividire. E non lascia indifferenti.
 
Dopo aver letto, qualche mese fa, L'ultima favola russa che mi aveva lasciato solo qualche "accenno" inerente la società russa, ora chiudo questo libro, una storia vera, che ha invece aperto un varco fatto di innumerevoli ed indescrivibili pensieri, su tanti aspetti, che forse cercherò di approfondire.
 
Il nostro viaggio è solo all'inizio.
 

Dalla copertina:
John va ancora al college, eppure è già alla sua seconda vita. La prima l’ha vissuta segregato in un lettino a sbarre in un istituto di Mosca, una di quelle Case dell’Infanzia ideate da Stalin e ancora esistenti. Trattato come un bambino fallato, come vengono considerati i piccoli che dopo diagnosi frettolose ricevono l’etichetta di idioti. John aveva un altro nome allora, Vanja, anche se quasi nessuno si rivolgeva a lui. Nessun legame con i bambini, questa è la regola per il personale. Nutrirli e cambiarli, senza guardarli, toccandoli il meno possibile. Un inferno in terra a cui è condannato chi è destinato all’oblio, e non può nemmeno sperare in un’adozione.
Ma Vanja non è ritardato. Vanja è un bambino sveglio, dagli occhi curiosi, ingordo di affetto e di contatti umani, l’unico in grado di parlare nella stanza in cui è prigioniero con una dozzina di sfortunati come lui.
È grazie alla parola che per lui si accende una speranza. Un giorno una donna, una straniera, si affaccia alla sua stanza e gli regala una macchinina. «Torna ancora» le grida Vanja. Una richiesta d’aiuto che non si può ignorare. La donna, Sarah, moglie di un giornalista inglese, è in contatto con associazioni internazionali che cercano tra mille difficoltà di aiutare quei bambini. Torna Sarah, perché ci sono promesse che non è possibile disattendere, per nessun motivo. Sarà l’inizio di una lunga battaglia, contro la tentacolare burocrazia russa, la diffidenza, i pregiudizi, per dare a Vanja quello di cui ha un disperato bisogno: una mamma.
Una storia di generosità e coraggio, una testimonianza che sprigiona una contagiosa voglia di vivere.

lunedì 14 aprile 2014

Aggancio maniche!!!

Per la serie "Ce l'ho fatta!!!!!!"....


Durante la 10° lezione del corso di maglia di sabato pomeriggio, in circa 90 minuti sono riuscita a lavorare un solo ferro della giacchina, inserendo le 59 maglie di ogni manichina laddove avevo intrecciate solo le 6 maglie richieste!
 
Ammetto che più volte ho temuto che i punti cadessero, perchè ovviamente il filo è da tendere un pò.... e ho anche dovuto far molti conti per inserire le maniche in modo che lo schema del punto risultasse poi continuativo!
 
Ma quando le ho viste montate, beh, è stata una bella soddisfazione!
 
Ora devo proseguire, ricordandomi di fare le asole e stando attenta alle diminuzioni per il carrè. La fine di questa creazione si avvicina!!!
 
PS: Oltre ai segna-maglia , in questo mio lavoro ho potuto capire l'importanza anche dei tappi per i ferri. Sono dei veri e propri "tappi" che proteggono le punte ed impediscono alle maglie di scivolare giù dal ferro. Sono stati davvero utilissimi in questa lavorazione perchè sul mio ferro ci sono ben 283maglie.... devo quindi stare molto attenta!




giovedì 10 aprile 2014

Torta di mele e cannella in pasta briseè

A mio marito non piace, perchè profuma di cannella!
Io la adoro.... e mi ricorda tantissimo i tempi in cui la cucinava la mia mamma e si diffondeva il profumo di cannella nella nostra "vecchia" cucina!
Ed in realtà ricordo benissimo che all'epoca (ero una bambina!!!) dicevo che questa doveva essere proprio la ricetta della torta di mele di nonna Papera perchè la forma è assolutamente uguale!
 
Eccovi  la mia torta di mele profumata alla cannella in pasta briseè:

 
Per la preparazione, vi consiglio di iniziare dalla cottura delle mele, che andranno all'interno della torta:
 
3 mele
cannella q.b.
burro
3 cucchiai di zucchero
 
Sbucciate le mele e tagliatele a fettine.
Passatele in una padella in cui avrete fatto sciogliere una noce di burro. 
Aggiungete la cannella (quantità a piacimento, ma ricordatevi che deve essere profumata alla cannella, non invasa!) e 3 cucchiai di zucchero.
 
 
Fate cuocere a fuoco dolce per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare bene. 
 
 
Nel frattempo, dedicatevi alla pasta briseè... la ricetta che mi sono appuntata sul mio quaderno di cucina è una non-ricetta, dove le quantità degli ingredienti sono "ad occhio" e quindi molto approssimative!
Dopo una rapida ricerca nel web, ecco alcuni dati più precisi per la preparazione del fondo della torta:

200 gr Farina bianca
100gr di burro ammorbidito
70ml di acqua ghiacciata
1 pizzico di sale

Impastate bene tutti gli ingredienti e formate una palla, che dividerete in due parti, una leggermente più grande dell'altra.

 
Stendete due dischi: la parte d'impasto maggiore servirà per il fondo della torta.
Una volta pronto, usatelo per rivestire la tortiera (ricoperta di carta da forno) e fate sporgere un pò la pasta ai lati.
Versate il composto di mele ormai raffreddate.
 
 
 
Con il disco di pasta più piccolo, ottenuto dalla parte minore dell'impasto, ricoprite le mele e ripiegate i bordi del disco maggiore su quello appena appoggiato.


Spolverate la superficie con dello zucchero.

 
Infornate a 180° gradi per circa 1 ora.


Con questa torta vado all'incontro di Squitty dentro l'armadio che ci offre "Un tè dentro l'armadio".
Buona merenda!!!

martedì 8 aprile 2014

Di lavoro in lavoro...

Il lavoro di realizzazione della giacchina per Giulia prosegue bene: il "corpo" del maglioncino è in stand-by, in attesa che siano pronti i primi giri delle manichine, circa 5cm d'altezza.
Sul "corpo", infatti, ho intrecciato internamente 6 maglie per parte, dove poi dovranno essere inserite le 58 maglie delle maniche...... no, non tornate indietro a leggere.... e no, non c'è nessun errore... dove ho creato un "buco" di 6 maglie, ora dovrò farcene stare 58! Non ho assolutamente idea di come farò!


Nel frattempo, siccome le temperature sono più calde, ho preparato una cuffietta in cotone per David: a dividere in spicchi la maglia rasata ci sono 3 piccole treccine, ed i colori.... beh, mi ricordano quelli del Brescia!



Ed ora..... vado dalle mie amiche crocette.... il tanto richiesto portico della casa gattosa attende di essere costruito!

domenica 6 aprile 2014

Gita fuori porta: Sabbioneta!

Domenica.
Il sole splende nel cielo, anche se ogni tanto qualche leggera nuvoletta cerca di nasconderlo.
Le temperature di oggi si aggirano attorno ai 22°.

Verso l'ora di pranzo Sara e David vengono a trovarci, proprio mentre preparo le polpette di carne.
David "decide" di aiutarmi a modo suo: il suo unico dubbio è se prendere l'impasto per le polpette o suonare la batteria con gli utensili da cucina!



Dopo aver sistemato casa, guardando fuori dalla portafinestra, la voglia di riaprire la stagione "due ruote" inizia a farsi sentire, così decidiamo una meta da raggiungere con l'X-Max di Massimo.
Ci prepariamo, infiliamo i nostri caschi  e via.... si parte con destinazione Sabbioneta!
Il tragitto ci permette di ammirare il lavoro che gli agricoltori stanno facendo nei campi, le foglie verdi che stanno andando a colorare i rami degli alberi, i riflessi del sole che si specchiano sul paesaggio.
Io sono abbracciata al mio maritino e mentre percorriamo le strade, iniziamo a parlare di tutto!
Arrivati a Sabbioneta, scopriamo che oggi, per il paese, è tempo di antiquariato: tutte le vie sono affollate da banchi che vendono antichità!
Tra giradischi, mobiletti restaurati, poster e cartoline, libri datati e macchine-da-cucire-giocattolo, questi cristalli mi hanno colpito per i loro riflessi al sole:


Passeggiando per il centro, al di là dei banchi dei venditori ambulanti (io non sono amante di antiquariato!), tanti particolari hanno catturato la nostra attenzione:





E quando Massimo inizia a spuntare dagli edifici, significa che abbiamo bisogno di una pausa rinfrescante.... 



... per poi ripartire verso casa.
Dopotutto.... la giornata non è ancora finita.... ci aspetta una serata in famiglia!!!

sabato 5 aprile 2014

La fine di un corso... l'inizio di un percorso!

E con le ore trascorse questa mattina, il corso è finito.
Purtroppo.
Perchè è stato bello.
E' stato un pò come trovare una famiglia pronta ad ascoltare. 
Proprio per questo, forse, non mi piace chiamarlo corso.
Per me e mio marito questo è stato un vero percorso in cui ci siamo riscoperti diversi da altre coppie, ma uguali a loro.
E ora ci sentiamo forti di una strana energia e di una nuova particolare consapevolezza che pian piano stanno andando a formare un'immagine più nitida del nostro sguardo al futuro.

In questo "corso", per uno strano caso, non ho "smatassato" un gomitolo, ma il tempo ha aiutato ed aiuterà a "costruirne" uno diverso... comunque morbido, rosso come il colore della passione e caldo come solo l'amore sa essere.
Rassicurante, anche se derivato dal groviglio...



E quel sogno che ci portiamo dentro sin da quando abbiamo iniziato ad arredare la nostra camera con quel bellissimo quadro raffigurante l'affresco di Michelangelo, forse diventerà realtà.
Ce la possiamo fare!


E ora lo diciamo con il sorriso!

venerdì 4 aprile 2014

Un pensiero da sfogliare!

L'altro giorno, tornata a casa per il pranzo, mio marito mi dice "ma non dovevi dirmi nulla!?!?"..... e io, che solitamente non gli nascondo niente, ho iniziato a pensare a quale mia mancanza potesse far riferimento!
 
Poi, con un gran sorriso, mi esorta "vai in camera, c'è una cosina per te!"..... e da curiosa,  sono corsa in camera nostra dove, sul piumone, tra i cuscini con le stampe dei gufetti, c'era l'unica rivista che compro ogni mese:


Mi è piaciuto scoprire che Massimo ha "abbinato" i colori della copertina del mensile d'arredamento ai gufetti appollaiati al ramo.... così ho scattato la foto e l'ho pubblicata su Facebook, dove ha ricevuto un sacco di "mi piace"!
 
Ma non solo..... addirittura chi cura il profilo di CasaFacile ha condiviso l'immagine, commentando così:

 
Succede ogni mese e la nostra anima 'romantica' è sempre più felice: tante di voi (come Cristina) ci scrivono per raccontarci che mariti-compagni-fidanzati arrivano a casa la sera con il nuovo numero di CasaFacile "in dono"... è bellissimo! Qui in redazione siamo orgogliosi perché il nostro lavoro, fatto col cuore, a casa vostra diventa anche un vero e proprio gesto d'amore <3

Ed è vero..... forse diamo per scontato molte cose,  anche di ricevere una banale rivista dal proprio marito, ma dietro a questo semplice acquisto c'è stato un grande gesto d'amore, il suo pensiero sapendo di farmi felice, il suo tempo dedicato a me..... grazie Massimo! Grazie amore mio!!

martedì 1 aprile 2014

Le piccole bugie del cuore

Ho comprato questo romanzo solo perché della stessa autrice ho letto anche tutti i precedenti, e mi erano piaciuti... questo, invece, mi ha un pochino delusa.
Sono riuscita a coinvolgermi nella lettura solo a pochi capitoli dalla fine, quando, forse, mi sono sentita un pò più nel personaggio mentre stava cercando di seguire i suoi obbiettivi, dando una vera svolta alla sua vita!

Per il resto, io e le bugie non andiamo molto d'accordo: non mi piace che me ne raccontino e, di conseguenza, non amo mentire agli altri. Anche perché sono convinta che prima o poi tutta la verità verrebbe svelata.
Confesso che, però, non sono una santa, e qualche bugia esce anche dalla mia bocca, soprattutto al lavoro, spesso per "coprire" mancanze altrui.

Come vi accennavo prima, in questo romanzo la sfilza di bugie inizia per volere provare a vivere un nuovo stile di vita.... ma è giusto voler apparire diversi da ciò che si è per piacere di più agli altri?
E voi, che rapporto avete con le bugie?



Dalla copertina:
In fondo cos’è una piccola bugia innocente? Se può aprirti qualche porta senza recare danno a nessuno, è solo un peccato veniale... È questo che pensa Natalie, trentenne di provincia appena sbarcata a Londra. Ma la vita nella grande metropoli non è così sfavillante, soprattutto quando fai la commessa e vivi sola. Come se non bastasse, il telefono continua a squillare e la cassetta delle lettere è colma di buste colorate e invitanti: peccato che non siano destinate a lei ma a Cressida, la precedente inquilina, che a quanto pare aveva una vita sociale molto glamour. La tentazione si fa irresistibile quando Natalie nota su una busta l’indirizzo di uno dei club più esclusivi di Londra. Di lì ad aprirla e a presentarsi a una festa nei panni di Cressida il passo è molto breve…
 
Buona lettura!