Prendi una domenica di fine giugno, rinfrescata da una leggera brezza che deriva dai lontani temporali sulle Alpi, ma contemporaneamente assolata.
Una domenica intera da dedicare al relax, da vivere con il mio maritino, scambiandoci coccole e pensieri.
Una domenica orfani di Meggy, ferma in officina in attesa che il meccanico sostituisca il pezzo del carter che lui stesso ha rotto, durante i lavori di revisione.
Aggiungi la voglia di godere di queste belle giornate, il desiderio di scoprire posti nuovi, fare nuove esperienze... e parti, destinazione Grazie di Curtatone (MN), dove, se non ci sarà troppa gente, riusciremo a fare la nostra prima escursione fluviale sul Mincio.
Da qui, infatti, salpano le imbarcazioni dei Barcaioli del Mincio, che navigano nel cuore della Riserva Naturale permettendo ai turisti di scoprire flora e fauna tipiche di questa zona del parco.
Muovendosi lentamente tra canneti e ninfee si possono ammirare specie rare di uccelli ed osservare il luccichio del sole che si specchia nel fiume, nonché, in lontananza, il profilo della splendida città di Mantova.
Un elogio va sicuramente fatto al barcaiolo che ci ha accompagnato durante questa visita, che ha saputo spiegarci le bellezze di questa riserva e i danni creati da certe specie naturali che la vivono, coinvolgendoci nella "ricerca" degli animali e rendendoci quindi partecipi di questa esperienza.
Airone Rosso
Dopo circa un'oretta, sbarcati al porticciolo, ci siamo mossi verso Grazie, antico borgo di pescatori oggi famoso per il Santuario delle Grazie, eretto nel 1399 da Francesco Gonzaga come ex-voto.
Vi consiglio, ovviamente, di visitarne l'interno, anche se, dal mio personale punto di vista, è un po' inquietante... a dare il benvenuto c'è un "simpatico" coccodrillo appeso al soffitto!
All'esterno, nel piazzale antistante, il giorno 15 agosto di ogni anno, si svolge una manifestazione dedicata ai Madonnari, veri artisti del gessetto, che colorano la piazza creando vere e proprie opere d'arte.
Qui, un targa ricorda il punto in cui il Papa più amato, Giovanni Paolo II, lasciò il suo segno, custodito nel Santuario.
Credenti o pagani, questa visita è quindi davvero d'obbligo, per immergersi in un mondo fatto di natura e relax, lasciandosi magari andare anche alla contemplazione.
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