lunedì 23 febbraio 2015

Un regalo che non ti aspetti

Quante volte ci imbattiamo in sorprese nella nostra vita? Ce ne sono di belle, altre meno.... molto meno!
Ma tutte, in un modo o nell'altro, ci trasformano e ci aiutano a crescere.
Ecco perchè dobbiamo essere pronti ad affrontare ogni tipo di sfida: aprirci al futuro è un viaggio che vale la pena di affrontare, soprattutto se non si è soli e siamo sostenuti dall'amore di un figlio, un compagno, un amico. Qualcuno che magari ci aiuta anche nell'anonimato.
Qualcuno che creda in noi e che ci dia la forza di migliorare... sempre!
 

Dalla copertina:
A Gerold Plassek piacciono le cose semplici. Lavora come giornalista per un quotidiano freepress, dove si occupa, senza troppe ambizioni, di cronaca locale. E trascorre gran parte del suo tempo da Zoltan, il bar sotto casa diventato ormai una specie di prolungamento del suo salotto. Una vita facile, basata su tre principi cardine: faticare il meno possibile, stare nell'ombra e trincerarsi dietro a una rassicurante routine. Quando un'ex fidanzata gli chiede di occuparsi per qualche mese del figlio quattordicenne Manuel, Gerold è tutt'altro che felice. Avere un adolescente tra i piedi mina il suo equilibrio, tanto più che la donna gli confessa senza troppi preamboli che il figlio è anche suo. Ignaro di tutto, Manuel passa i suoi pomeriggi nell'ufficio del padre, che si finge indaffaratissimo... a far niente. Ma un giorno la situazione si complica. Dopo l'uscita di un articolo di Gerold su un rifugio per senzatetto, il centro di accoglienza riceve una donazione anonima. Nella busta, diecimila euro e il ritaglio del giornale. La stessa cosa si ripete a ogni pezzo successivo, tanto che, da sconosciuto giornalista, Gerold diventa suo malgrado sempre più popolare. Ma chi è il misterioso benefattore? Che motivazioni ha? E Manuel e Gerold, uniti da questa impresa, riusciranno a dargli un volto?

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