sabato 5 luglio 2014

Chiudi gli occhi

Io credo che un libro, per essere considerato buono, sia quello che ti intriga talmente tanto da renderti incapace di abbandonare la lettura, al di là del genere.
Io credo che un giallo, per essere considerato buono, sia quello che fino agli ultimi capitoli ti lascia in suspance, ancora incapace di capire il ruolo dei vari protagonisti.
 
Ecco, Chiudi gli occhi incarna un buon giallo (tinto di rosa) da leggere in maniera ingorda, trasformandoci da lettori in detective alla ricerca dell'assassino e, contemporaneamente, in psicologi alla scoperta dei dolori dell'anima, nascosti nei segreti del passato dei protagonisti. 
 
Un plauso alla scrittrice Simona Fruzzetti, nota ai più come A casa di Simo (ma che effetto fa essere conosciuta come "una casa"!?!), per aver ambientato il suo romanzo in Irlanda (che io adoro!) insaporendo le vicende con una personalità tutta italiana: ammetto che spesso dimenticavo che la scrittrice fosse proprio lei (e già questo ritengo sia positivo) per poi invece ritrovarla improvvisamente spavalda in certe situazioni.
 
  
 
Dalla copertina:
La vita di Jordan O'Neill, medico veterinario della contea di Galway, in Irlanda, è segnata dalla morte del marito Philip. Quello che fu archiviato come tragico incidente viene rimesso in discussione alla scoperta, mesi dopo, di una collanina rinvenuta tra gli effetti personali dell'uomo; una collanina che, come sostiene Jordan, non è mai appartenuta a suo marito.
Perché allora fu rinvenuta sul corpo di Philip? Quale mistero si nasconde dietro quell'accessorio apparentemente insignificante?
Per Jordan inizia così una ricerca personale della verità, che la porterà suo malgrado ad affrontare fantasmi del passato e soprattutto a fare i conti con un segreto tenuto nascosto per più di vent'anni.

2 commenti:

  1. Mia casa Tua casa... :-D Grazie della recensione, è la prima pubblicata su un blog. Sono contentissima che ti sia piaciuto!

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