sabato 6 aprile 2013

The tennis party - A che gioco giochiamo?

Sono una lettrice affezionata della scrittrice Sophie Kinsella, e sino ad ora non ho perso alcun libro che ha pubblicato in Italia!
Lo scorso anno mi era venuta voglia di leggere un suo testo in lingua originale, un po' come forma di allenamento dell'inglese, un po' per la curiosità di leggere senza la traduzione che spesso rende meno piacevoli alcune parti. Ho così acquistato "The tennis party", speditomi direttamente dall'Inghilterra. Con calma, ho iniziato a leggerlo, facendo anche un piccolo lavoro di traduzione per quelle parole che nel mio vocabolario poco più che scolastico erano inesistenti... un bel libro, soprattutto nel significato, più che nella storia in se, e senza quello "strappa-risate" tipico della Kinsella (un po' meno nei libri "firmati" Wickham!). Ma ho pensato che leggendolo in inglese, magari avessi sbagliato a tradurre alcune parti, perdendomi il lato umoristico!
 
Bene... sabato, in una mia incursione in libreria per acquistare un regalo alla mamma, mi capita sotto gli occhi questo volume della Kinsella e senza pensarci troppo lo compro! Inizio a leggerlo e confermo tutte le sensazioni che ho provato nella lettura del testo in lingua originale (con particolare soddisfazione per me stessa, per aver ancora una certa padronanza con l'inglese!).
 
Consiglio di leggere questo libro a tutti coloro i quali si sentono ai margini di una società che impone l'apparenza di una ricchezza solo economica, priva di qualunque tipo di valore, convinto che i soldi regalino la felicità e non solo oggetti che si possono esibire, quando i "beni" più preziosi sono i gesti che si donano gratuitamente.
E strano caso (ma io credo nelle coincidenze, e voi?) nel periodo in cui ho letto questo libro mi è capitato di leggere su facebook questa frase:
 
 
E per me è così... perché tutto ciò che ho è il frutto dell'impegno vero che c'ho messo per ottenerlo, magari commettendo degli errori di valutazione, di scelta, ma orgogliosamente miei! Dietro ad ogni oggetto materiale, c'è un significato, una storia che ha portato a quella specifica scelta, e non solo un marchio o una moda!

Tornando al libro...... Eccolo, o meglio, eccoli:
 
 
 
Dalla Copertina:
È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri... In "A che gioco giochiamo?" Madeleine Wickham racconta senza mai perdere l'usuale leggerezza il rapporto che intratteniamo con il denaro, scegliendo come bersaglio della sua tagliente ironia il mondo fatuo dei nuovi ricchi.
 
Buona lettura!

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